L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato il provvedimento – n. 25940 – con cui chiude formalmente il procedimento avviato nei confronti di Expedia Italy srl ed Expedia Inc. (cfr., da ultimo, nostre circolari n. 65 del 2016, n. 120 e n. 147 del 2015).
Expedia ha comunicato al mercato, tramite un comunicato stampa, che non sottoscriverà né darà attuazione a obbligazioni che richiedano agli hotel di proporre sui siti web di Expedia tariffe per camera e condizioni che siano uguali o inferiori a quelle offerte attraverso qualsiasi altra OTA.
Inoltre, Expedia permetterà agli hotel di offrire sui loro canali offline delle tariffe per camera minori o delle condizioni più vantaggiose non offerte ad Expedia, a condizione che queste non siano commercializzate o pubblicate online.
Gli hotel sono peraltro liberi di offrire tariffe o condizioni non offerte ad Expedia, a condizione che queste non siano commercializzate online al pubblico o pubblicate online.
Per quanto riguarda la clausola di parità di disponibilità, Expedia non sottoscriverà, né darà attuazione a obbligazioni che richiedano agli hotel di offrire lo stesso o un numero maggiore di camere, di qualsiasi tipo, sui siti web di Expedia rispetto a quelle offerte su qualsiasi altra OTA o riservate per l’hotel stesso e comunque, in generale, “Expedia non sottoscriverà, né darà attuazione a clausole di parità di disponibilità siano esse ampie o ristrette”.
Con riferimento agli accordi esistenti, Expedia ha dato attuazione ad una rinuncia unilaterale alle clausole MFN mentre i nuovi contratti sono stati stipulati, a partire dal 1° agosto 2015, secondo i modelli già modificati.
L’AGCM, in considerazione delle modifiche apportate da Expedia alle clausole MFN in linea con gli impegni di Booking, ha chiuso il procedimento ritenendo che siano allo stato venuti meno i presupposti alla base delle contestazioni di cui al provvedimento di avvio del 7 maggio 2014.